8 aprile 2014

Cucina No Logo

cucina no logo
Ho ritrovato il libro No Logo mettendo in ordine la mia libreria, e mi è venuta  l'idea dellla Cucina No Logo, perché sono veramente stanca di vedere il web pieno di ricette per cercare di fare a casa i piatti inventati dalla industria agro-alimentare. Al giorno d'oggi esiste una certa consapevolezza che i cibi industriali non siano il massimo a livello nutrizionale, ma non si percepisce che anche a livello socio-culturale pongono dei problemi. Per prima cosa faccio un elenco (sicuramente molto parziale, ma che potete aiutarmi a completare) dei piatti con logo che qualcuno ha provato o vorrebbe fare in casa, e poi presento un Manifesto per la cucina No Logo

Le ricette con il logo


Sono tutte quelle ricette il cui nome è esattamente il nome di un prodotto commerciale oppure contiene un nome commerciale al suo interno, in genere poi tutti questi nomi sono protetti da copyright, ma le ditte non protestano perché in questo modo ottengono della pubblicità gratuita.
Queste sono alcune delle moltissime ricette con logo che ho visto navigando nel web oppure che sono state richieste in qualche forum: 
Torta Kinder 
Torta Pinguì
Torta Delice
Hamburger di McDonald
Nutella fatta in casa
Ricetta per l'Estathè
Sofficini
Lasagne di Giovanni Rana
Mikado
Nastrine del Mulino Bianco
Pangoccioli
La cioccolata come il Ciobar (quello sulla foto sulla confezione per la precisione)
Kinder Cereali
Le macine (i biscotti)
Chicken McNuggets  (il pollo fritto di McDonald)
Biscotti Plasmon
Il caffè come quello di Starbucks
Ricetta per fare il Philadelphia in casa
Baci Perugina
Ferrero Rocher
Ricetta Craker Ritz
Viennetta
(ma se ne trovate altre segnalatemele e io le aggiungerò alla lista).
Il colmo è stato un post su un forum, in cui uno chiedeva se il cacao poteva sostituire il Nesquik, voleva fare colazione e aveva finito appunto il prodotto della Nestlè, e mostrava chiaro che per le sue conoscenze la cosa normale era il latte con il Nesquik mentre il latte con il cacao era il succedaneo da usare in emergenza, non sapendo che il primo era il risultato della industrializzazione del secondo.
Voglio comunque dire che non può esistere la ricetta casalinga per ricreare esattamente un cibo industriale, perche moltisismi ingredienti non sono disponibili, come pure i macchinari per moltissime lavorazioni, quindi queste ricette portano ad ottenere solo delle imitazioni.

Poi esistono delle ricette che hanno tra i loro ingredienti un prodotto commerciale, e queste sono veramente un numero enorme, ne riporto solo alcune:
Pasta con zucchine e Philadelphia
Cheesecake con Philadelphia
Torta panna e Nutella
Pane con il Kamut
Tiramisù con i Pavesini
Torta Pan di Stelle.
Quest'ultima è la quintessenza del cibo con logo, infatti si prepara con i biscotti Pan di Stelle e con la Nutella (la ricetta prevede di fare strati di biscotti bagnati nel latte, di Nutella e di panna montata: un miscuglio supercalorico e ricchissimo di grassi). Io penso che questa ricetta sia stata inventata dal reparto marketing di Ferrero e di Barilla assieme, ed infatti una grande trovata per promuovere la diffusione di questi due prodotti. Il Kamut è il nome commerciale di un particolare tipo di grano protetto da copyright.

Ed infine non dimentichiamo le ricette che nel nome hanno quello di uno strumento, come la torta al cioccolato con il Bimby ed il pesto con il Bimby.

Manifesto per una Cucina No Logo

I prodotti alimentari industriali sono progettati per minimizzare i costi ed aumentare il loro consumo, anche cercando di imitarli con ingredienti più sani nelle cucine di casa si continua a proporre come valido questo modello di consumo alimentare, per cui riteniamo che sia meglio non farli apparire in alcuno modo nelle nostre cucine.
Una ricetta si definisce No Logo se:
Nessun nome di prodotto commerciale appare nella lista degli ingredienti e neppure nella preparazione.
Il nome del piatto non deve coincidere o contenere al suo interno il nome di un prodotto commerciale. 

7 commenti:

  1. Condivido! http://blulilla.blogspot.it

    RispondiElimina
  2. Condivido in pieno il tuo "manifesto" e in tutte le mie ricette (www.fornelliselvaggi.com) ho sempre evitato di citare nomi commerciali e prodotti industriali, così come di proporne le ricette (ma dico, ce n'è poi tutto questo bisogno?). Per curiosità ho dato una scorsa alle mie pubblicazioni e devo dire che solo in un caso (cheese cake) ho citato un prodotto perché onestamente non so in che altra forma sia possibile procurarsi il "formaggio quark"

    RispondiElimina
  3. aggingereii anche tutte le ricette a base di Kamut, visto che è un marchio registrato della ditta americana che produce questa varietà di grano?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Max hai perfettamente ragione, e andro' ad aggiungerlo

      Elimina
  4. Ciao Cuciniera moderna,
    mi ritrovo nella tua filosofia del cibo. Posso condividere il tuo post "No logo"? Lo trovo perfetto. Ti seguo. A presto,
    Giovanna

    RispondiElimina