La pasta alla matriciana scomposta

Mi sono divertita a fare la pasta alla matriciana (o si dovrebbe scrivere pasta all'amatriciana) scomposta, applicando la tecnica (o giochetto) che tante volte fanno gli chef per reinventare le ricette della tradizione. L'idea è molto semplice: cuocere il pomodoro e il guanciale separatamente eliminando il grasso di cottura del secondo, e completare con del pecorino semi-stagionato a lamelle invece che con quello grattugiato. Poi per rendere il gusto ancora più fresco ho usato dei pomodori pachino freschi invece dei pelati, ma non ho tralasciato il peperoncino rosso piccante.  Vi consiglio questa variante della classica ricetta della matriciana  per l'estate quando si preferiscono sapori più freschi. A livello di calorie è lievemente migliore della la ricetta classica dell'amatriciana, ma non è comunque un piatto dietetico.

Ingredienti (dosi per 4 persone)

• 320 grammi di pasta secca (spaghetti grossi o bucatini, ma anche pasta corta come penne e rigatoni vanno bene)
• 120 grammi di guanciale (nelle foto ho però usato una pancetta non affumicata prodotta artigianalmente dal mio macellaio di fiducia, purtroppo il guanciale è impossibile da trovare nei paesini della Riviera Ligure di Ponente)
• 8 pomodori tipo pachino ben maturi
• 60 grammi di pecorino di media stagionatura tagliato a lamelle utilizzando la mandolina
• 3 cucchiai di olio d'oliva extra vergine
• un po' di peperoncino rosso piccante
• sale q.b.

Preparazione

1. Lavate i pomodori, tagliateli in 4 o 6 parti, poi fateli saltare a fuoco vivo in una capace padella con l'olio, il peperoncino e un po' di sale.

2. Tagliate il guanciale o la pancetta a pezzettini regolari. Fatela rosolare in una padella antiaderente senza unire alcun condimento.

3. Quando la pancetta (o il guanciale) sarà dorato e croccante toglietelo dalla padella usando le pinze o una paletta forata per scolare bene il grasso di cottura. Mettetelo da parte.

4. Nel frattempo cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela, gettatela nella padella con il pomodoro, unite la pancetta.

5. Fate saltare rapidamente la pasta, poi fuori dal fuoco unite parte del pecorino e mescolate. Distribuite in piatti individuali, e servite subito completando con altro pecorino.

Ricette regionali corrette!

Come avrete visto questa ricetta non è targata con cucina laziale o cucina romana,  neppure ricetta tipica o tradizionale, semplicemente perché è una cosa nuova che mi sono immaginata, ma che sicuramente avranno immaginato tanti altri prima di me. 

Io cerco di essere il più che posso corretta per i piatti regionali ed etnici, chiarendo bene quando si tratta di uno di questi, e cercando anche di dare la versione originale (riportando anche tutti i punti dibattuti e le varianti esistenti). Penso che scrivere che questa è una ricetta romana o laziale sia, usando una parola grossa, un tradimento della nostra cucina; tutti siamo liberi di provare, inventare, dare sfogo alla nostra fantasia, ma non di diffondere falsità. Se mai venisse definita l'etica del blogger, dovrebbe contenere questa indicazione "Mai diffondere falsità sopratutto per ignoranza o per pigrizia"; capisco che in un blog di politica uno possa avere delle motivazioni a scrivere falsità, oppure in un blog sponsorizzato per incensare certi prodotti o servizi, ma quando si tratta di ricette ...